Cedoam

Storia

Uno sguardo sul contesto storico e sull’impatto sociale della storia dell’amianto a Casale Monferrato

1907

Nasce lo stabilimento Eternit di Casale Monferrato: 94.000 mq di estensione, di cui 50.000 coperti, fondato dall'ingegnere italiano Adolfo Mazza.

1973

La famiglia Schmidheiny diventa responsabile degli stabilimenti italiani di Eternit (ne era proprietaria dal 1933) insieme ai belgi De Cartier.

Anni '50

A Casale cominciano a registrarsi le malattie e le morti degli operai che lavoravano all’Eternit, oltre che le prime richieste e gli scioperi per avere una maggiore tutela della salute sul posto di lavoro.

Anni '60

Iniziano ad ammalarsi e a morire anche persone che non direttamente occupate nella fabbrica

Anni '70

Iniziano le prime indagini mirate alla ricerca di una conferma epidemiologica: a partire dagli anni ’70 numerosi studi osservazionali e di valutazione di efficacia e tollerabilità delle terapie vengono svolti dai medici dell’Ospedale di Casale, in collaborazione con il prof. Terracini e il prof. Magnani dell’Epidemiologia dei Tumori di Torino.

Anni '80

Su iniziativa di Bruno Pesce (sindacalista CGIL) e Nicola Pondrano (operaio dell’Eternit) nasce l’Associazione Familiari e Vittime dell’Amianto (AFeVA).

1986

Chiusura dello stabilimento Eternit di Casale, il più grande stabilimento di manufatti in cemento-amianto d'Europa: sono state 5000 le persone impiegate dal 1907 al 1986.

1987

Il sindaco di Casale emana un'ordinanza di divieto di utilizzo di lastre e manufatti in cemento-amianto e di qualsiasi residuo della produzione sul territorio comunale (prima ordinanza in Italia)

1989

Ordinanza del sindaco di Casale che obbliga l’osservanza di precauzioni nello smontaggio e rimozione coperture (ad es. prima della fase di trasporto in discarica, tutto il materiale deve essere accuratamente bagnato, impiego di indumenti protettivi, ecc.). L'iniziativa precede le norme tecniche ministeriali emanate in seguito.

1992

Con la legge 257 sono vietate l'estrazione, l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto in tutto il territorio italiano

1995

Ordinanza del sindaco di Casale che obbliga i proprietari di edifici pubblici, locali aperti al pubblico e di utilizzazione collettiva, di blocchi di appartamenti, di singole unità abitative, degli edifici destinati ad attività produttive, commerciali e terziarie a denunciare all’Azienda Regionale USL 21 la presenza di materiali contenenti amianto negli edifici di proprietà. Viene data grande diffusione alla popolazione con lo slogan “Dobbiamo eliminare l’amianto prima che l’amianto elimini noi, dicci dov’è” e, grazie alle segnalazioni raccolte, vengono censiti 600.000 mq di superfici di copertura.

1996

Ordinanza del sindaco di Casale che obbliga chiunque effettui lavori di demolizione o rimozione dell'amianto (anche per piccoli lavori in economia non soggetti all'applicazione del D.Lgs. 277/91 ed alla redazione del Piano di Lavoro) a ottenere un parere tecnico favorevole da parte dell’ASL. Nel 2002 tutti i 48 Comuni del SIN hanno rielaborato ed emesso questa ordinanza. Fino all'emanazione del D.Lgs. 257/2006 tutti i cantieri dovevano essere sottoposti a parere preventivo dell'ASL. Attualmente per i lavori in economia è sufficiente un’autocertificazione.

1-5 marzo 1999

I Conferenza Nazionale sull’Amianto a Roma.

22 dicembre 2004

Raffaele Guariniello avvia le indagini, a seguito della prima denuncia contro i proprietari dell’azienda per inosservanza di qualsiasi disposizione in materia di sicurezza sul lavoro

3 agosto 2007

Con D.G.R. 80-6707 presso l’Azienda Sanitaria Locale di Casale
Monferrato (ASL 21) viene istituito il Centro regionale per la ricerca e sorveglianza dei
rischi da amianto con funzioni sovrazonali di aggiornamenti del Piano Regionale Amianto
(PRA), coordinamento dei progetti del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo
delle malattie (CCM) riguardanti l’amianto e pianificazione strategica dell’attività di ricerca

22-24 novembre 2012

Alla II Conferenza Governativa sulle Patologie Asbesto-correlate tenutasi a Venezia si parla di bonifica, giustizia, sicurezza sul lavoro, ricerca e si gettano le basi per l’Unità Funzionale Interaziendale Mesotelioma (UFIM)

Luglio 2013

Con DGR n.46-6166 la Giunta Regionale approva l’istituzione dell’Unità Funzionale Interaziendale Mesotelioma (UFIM) AO AL – ASL AL.

2014

Con delibera ASL AL n. 662 è approvato il regolamento per la costituzione e gestione del “Fondo per la ricerca in tema di cure e di prevenzione per la diagnosi e la terapia del Mesotelioma”, nato dall’erogazione dell’“Indennizzo ai residenti di Casale Monferrato deceduti o affetti da Mesotelioma”. Viene quindi approvato il progetto esecutivo relativo all’istituzione di UFIM, di durata quinquennale, finanziato dal Fondo summenzionato e supportato dal Clinical Trial Center per quanto concerne gli aspetti gestionali ed amministrativi degli studi clinici, organismo interno alla Struttura Formazione, Promozione scientifica e Comunicazione dell’AO AL (delibera AO AL n. 249 dell’11.08.2014 e delibera ASL AL n. 623 dell’11.08.2014).

19 novembre 2014

La Corte di Cassazione dichiara prescritto il reato di disastro ambientale,
annullando le condanne di primo grado (16 anni di reclusione ai due proprietari della
multinazionale dell’amianto) e d’appello (18 anni di reclusione) e i risarcimenti in favore
delle parti civili.

12 maggio 2015

Si apre a Torino il processo "Eternit Bis"

24-25 novembre 2017

Nella III Conferenza Governativa sull’amianto e le patologie correlate tenutasi a Casale si traccia un bilancio della situazione a 25 anni dalla legge 257 del 1992.

1° dicembre 2017

L’AO AL con delibera n. 1150 riconosce l’istituzione della SSD Mesotelioma per la gestione di quanto di competenza del progetto UFIM.

22 marzo 2019

La Giunta della Regione Piemonte emana la Delibera n.42-8606 per la “Candidatura dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria e dell’ASL AL al riconoscimento quale Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per Patologie ambientali e Mesotelioma”.

6 agosto 2021

Lo sviluppo e il potenziamento dell’attività del Centro regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi d’amianto viene individuato quale specifico punto del Piano di Attività del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione - DAIRI per l’anno 2021, approvato con Determina Dirigenziale n. 1201/A14000/2021. Il DAIRI dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria (AO AL) e dell’ASL AL opera per individuare e promuovere sinergie tra la ricerca scientifica e l’attività clinico-assistenziale, con l’obiettivo prioritario del miglioramento dello stato di salute dei cittadini.

Dicembre 2022

Nasce il Cedoam - Centro Documentazione Amianto e patologie asbesto-correlate che si propone come settore specializzato nella gestione documentale e bibliografica della Biblioteca Biomedica dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria afferente al DAIRI con sede nel Presidio Ospedaliero Santo Spirito di Casale Monferrato.