PET

Acronimo di Tomografia a Emissione di Positroni, è una tecnica diagnostica di medicina nucleare che prevede la somministrazione per via endovenosa di una sostanza presente nell’organismo, in genere glucosio. Tale sostanza viene marcata con una molecola radioattiva (il Fluoro18 nel caso del glucosio) e il tomografo PET rileva la distribuzione di questa sostanza. La sostanza tracciante, detta radio-farmaco, una volta immessa in circolo andrà a depositarsi nelle cellule che la captano maggiormente. Poiché i tumori sono particolarmente avidi di glucosio, la PET, mostrando l’accumulo di questo zucchero, risulta molto utile per confermare una diagnosi di tumore, per verificare la presenza di metastasi o per valutare una variazione nelle dimensioni della massa tumorale.

Si tratta dunque di un esame molto importante per valutare l’efficacia di una terapia oncologica, in quanto l’assenza di accumulo di glucosio radiomarcato in una sede in cui era stato identificato in precedenza, indica che il trattamento in corso è efficace.

L’esame ha una controindicazione assoluta per le donne in gravidanza o in allattamento, mentre per i pazienti diabetici ed in terapia ipolicemizzante in genere viene richiesta una valutazione da parte del medico prima dell’esecuzione.

Riferimenti e fonti: https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/p/pet-esami-di-accertamento